Lo studio storico di eventi eccezionali come le epidemie nelle società preindustriali: in questo caso quella di colera a Modena nel 1855, consente di avere uno spaccato straordinariamente chiaro delle dinamiche sociali e culturali che caratterizzavano i rapporti tra le classi sociali stesse in quel determinato periodo, laddove, al contrario, di tali rapporti abbiamo un quadro estremamente opaco se rivolgiamo la nostra attenzione ai tempi "ordinari” (cioè non segnati da calamità). A partire da un quadro preliminare sulle conoscenze mediche dell’epoca, si tratteranno in modo particolare: le condizioni di vita della popolazione modenese povera di metà Ottocento; le dimensioni che l’epidemia ebbe nel comune con le sue differenziazioni tra città e circondario; le reazioni popolari ai provvedimenti e la cultura popolare alla quale tali reazioni si ispiravano. Ne esce il quadro di una cultura popolare ancora straordinariamente vitale, complessa e ambivalente in quanto ribelle e conservatrice al tempo stesso.
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