I bisogni primari dell'uomo, l'immortalità, l'universo, il multiverso ed altro.... L'autoer tratta di tutto questo in modo sintetico, ironico, fantasioso, a volte
poetico, senza dimenticare la condizione dell’uomo che vive ormai tra il reale ed il virtuale ma con una grande smania di toccare quel che appare.
Non possiamo dimenticare la curiosità, la propensione a farsi coinvolgere dalle novità.