Negli anni del dopoguerra, cioč negli anni 50, č stata introdotta la proposizione secondo cui "il parlare” in dialetto era cosa altamente disdicevole. Da quegli anni in poi se qualcuno parlava in dialetto a casa o a scuola era considerato un reietto.
A me sembrava, qui lo dico e qui lo sostengo con veemenza, che buttare qua e lŕ, in mezzo ad un discorso in lingua italiana forbita, qualche parola in dialetto, logicamente al posto giusto e con misura, non fosse poi una grande iattura.