Francesco I d’Este è, senza ombra di dubbio, uno dei più importanti, intraprendenti ed affascinanti principi del XVII secolo europeo. Nel corso della sua breve esistenza, egli riesce significativamente a distinguersi come sovrano, guerriero e Cristiano, guidato, nel suo agire mai banale, da una determinazione che trova pochi pari nei propri contemporanei. Tuttavia, l’ambizione, che è essenza della sua indole, lo conduce tanto a mirabili successi quanto a deludenti rovesci, causati spesso dal proprio desiderio di primeggiare senza il continuo utilizzo di noiose e prudenti manovre diplomatiche, tipiche della politica internazionale seicentesca, che sono, sovente, estranee alla sua subitanea ed insaziabile sete di grandezza. È promotore di brillanti opere artistiche ed architettoniche, quali il dipinto del Velasquez ed il busto del Bernini che lo ritraggono con i caratteri vigorosi del principe ideale, i palazzi ducali 12 Francesco I d’Este di Modena e Sassuolo, il santuario di Fiorano; è autore dell’accorpamento politico del prestigioso Principato di Correggio; assurge a capo di ardite azioni militari svolte in prima persona, ottenendo la nomina di "Generalissimo” delle truppe francesi in Italia.
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